“CARI AMICI VICINI E LONTANI” CON RENZO ARBORE
Gli anni ’30 e ’60 della radio italiana protagonisti della prima puntata
Da giovedì 10 luglio alle 22,55 su Rai3
Una “festa aziendale” animata dalla presenza di tutte le voci storiche del passato e del presente: questa era stata, nel 1984, “Cari amici vicini e lontani” che Renzo Arbore aveva realizzato in occasione del sessantesimo anniversario della radio italiana. Un programma di cui Rai Cultura – nel centesimo anniversario appena trascorso – propone una selezione ragionata, introdotta e contestualizzata oggi dallo stesso Arbore, in onda tutti i giovedì, dal 10 luglio al 4 settembre alle 22.55 su Rai 3: nove puntate tutte restaurate dai laboratori delle Rai Teche di Torino, che hanno migliorato la resa visiva e sonora della trasmissione. Una tv dal gusto “vintage” che si fa rievocazione storica della Radio italiana, in cui la musica e la canzone sono le protagoniste, con Gianni Mazza che dirige l’orchestra Rai di Musica Leggera in medley rievocativi della stagione d’oro della radio e in alcuni momenti del programma passa la bacchetta a direttori d’orchestra del passato.
Renzo Arbore capeggia la formazione de “I Senza vergogna” composta da Stefano Palatresi, Massimo Catalano, Gegè Telesforo, Alberto Botta, Michele Pavese, il “Grande Enzo” e dal duo “Antonio e Marcello” a cui è affidato il compito di cantare i medley di “canzonette” – tra cui “La famiglia canterina”, sigla emblema del programma – e di accompagnare le Gemelle Nete, due sorelle 75enni rimaste nella memoria con la spiritosa versione di “Un bacio a mezzanotte”, brano del 1953 di Gorni Kramer, Pietro Garinei e Sandro Giovannini scelta come sigla finale della trasmissione.
Ad aprire la serie, gli anni ’30 e gli anni ’60 della radio. “Ospite” è il maestro Pippo Barzizza, pioniere dello swing già negli anni ’30, che propose ai microfoni dell’Eiar una “via italiana” al jazz senza essere inviso ai rigidi controlli dell’epoca, e che per una sera riprende in mano la bacchetta per dirigere l’Orchestra Rai. E non manca Nunzio Filogamo, il primo “divo” della radio, in quanto protagonista de “I quattro moschettieri”, che conquista l’attenzione del pubblico radiofonico. Filogamo è stato poi conduttore radiofonico, tenendo a battesimo il “Festival della Canzone di Sanremo”, che introduce con la frase “Cari amici vicini e lontani, buonasera ovunque voi siate”, ispiratrice del titolo della trasmissione di Renzo Arbore.
Partecipa alla puntata Enrico Montesano, che riprende i suoi personaggi lanciati a “Gran Varietà” lo spettacolo radiofonico della domenica mattina trasmesso tra il 1966 e il ’79. Per celebrare gli anni ’60, poi, Arbore ricorda Leone Picconi, direttore della radio dal 1965 al 1969, che lanciò numerose novità, tra cui “Bandiera Gialla”, che segna il debutto della coppia Arbore-Boncompagni. E ancora, la comicità in radio con le menti e la voce di “Batto quattro” (1967-76): Enrico Vaime, Italo Terzoli e Gino Bramieri e con i fautori di “Black out” (1978-94), Guido Sacerdote, Sergio Corbucci e Luciano Salce. Due voci degli anni 40 e 50 ripercorrono, con il complesso “I Senza vergogna”, i loro successi: Nella Colombo e Flo Sanson’s.
“Cari amici vicini e lontani” è un programma firmato da Renzo Arbore, Ugo Porcelli ed Enrico Salvatori, con la collaborazione di Lucia Ciancaglini. Produttore esecutivo Alessandra Giorgi. Regia di Luca Nannini e Agostino Pozzi.