Buon compleanno, Ivan! Avrebbe compiuto 70 anni questo mese Ivan Graziani, il cantautore con la chitarra elettrica o, se si preferisce, il chitarrista che, nelle sue canzoni, ha saputo raccontare la provincia italiana come nessun altro.

 

Nato il 6 ottobre, Ivan è stato un artista sempre fuori dagli schemi, oltre le righe, capace di scrivere canzoni e romanzi, di disegnare fumetti e creare opere di cui andava molto fiero. Un personaggio che ha fatto della sua poliedricità la tara artistica che lo distingueva da tanti suoi colleghi: dotato di sensibilità e ironia uniche, attento osservatore di micro storie che riusciva a rendere esaltanti e intriganti nelle sue canzoni.

 

I concerti di Ivan erano un rito propiziatorio alla chitarra rock e il racconto ironico e coinvolgente dell’Italia meno evidente ma vitale – con le piazze, le aie e le vie di campagna, le donne dai nomi più o meno originali, con le colline e i campi a perdita d’occhio, le piccole città che vivono lente, con il Gran Sasso e l’Abruzzo sullo sfondo, ispiratori spesso e protagonisti a volte, in una geografia ideale e sghemba tracciata dalle sue canzoni – da Lugano e l’Ol anda, fino a Modena, Siracusa e Firenze.

 

Primo cantautore in assoluto a salire sul palco del Tenco nella primissima edizione del 1974; un album (“Pigro“) considerato tra i 100 più belli della musica italiana dalla rivista Rolling Stone; una tecnica chitarristica che ha fatto scuola; due album-tributo, a rendergli omaggio molti dei gr andi del pop e dell’indie; e canzoni come “Lugano Addio”, “Firenze (Canzone triste)”, “Monnalisa”, “Maledette malelingue”, “Signora bionda dei ciliegi”, per citarne alcune delle più note, che rimangono nella memoria collettiva.

 

Proprio “Pigro” resta il suo manifesto, condiviso da un Paese rurale che s’industrializzava abb andon ando i principi fondanti di quella società contadina: “Tu sai citare i classici a memoria/ Ma non distingui il ramo da una foglia/ Il ramo da una foglia. Pigro!/ “Una mente fertile” dici ” è alla base”/ Ma la tua scienza ha creato l’ignoranza/ Ha creato l’ignoranza. Pigro!/…/ Tu castighi i figli in maniera esemplare/ Poi dici “Siamo liberi, nessuno deve giudicare. Nessuno deve giudicare” Pigro!”.

 

Per i 70 anni di Ivan, varie le iniziative per ricordarlo:

  • la Festa di Compleanno a Teramo
  • la Ristampa del libro “Arcipelago Chieti”
  • la Pubblicazione su cd del live “Parla Tu” e, nei digital store, dell’album “PIKNIK”
  • la vendita del vino “Pigro” (come etichetta sulla bottiglia, la copertina dell’omonimo album)
  • continua il “Pigro in Tour”, in giro per l’Italia

 Martedi 6 ottobre, la sua città natale, Teramo (in Piazza Martiri della Libertà, dalle ore 18.30) lo celebrerà in una serata con tanti ospiti e colleghi, con le cover b and e con la famiglia di Ivan, che con gr ande determinazione e contro ogni ostacolo ha lavorato per la festa di compleanno: ci saranno, infatti, anche Tommy e Filippo Graziani, che continuano con successo da alcuni anni a proporre il repertorio del papà (Filippo, in particolare, ha già un “Sanremo Giovani” alle spalle e una carriera da cantautore davanti, con un ottimo album d’esordio lo scorso anno, vincitore della Targa Tenco e del Premio Lunezia, e un nuovo lavoro di prossima pubblicazione).

 

In questi giorni, sarà ristampato per la prima volta su CD il suo live, “Parla Tu” (1982) uno dei primi dischi italiani rock dal vivo, di gr ande successo, compendio interessante di un repertorio unico, in bilico tra rock e ballate di rara bellezza, e nei digital store sarà finalmente disponibile anche “Piknik“, album del 1986, l’ultimo pubblicato con la mitica “Numero Uno”, con cui Ivan registrò ben nove dischi.

Prossimamente sarà dato alle stampe anche “Arcipelago Chieti“, il romanzo che Ivan scrisse per raccontare con ironia l’anno di naja, il servizio militare a Chieti, un libro stampato molti anni fa e che i fan attendevano da tempo.

 

Continua “PIGRO in TOUR”, l’omaggio a Ivan amplificato da nuove canzoni, con un repertorio ampio. Non solo i gr andi successi, ma anche quelle canzoni più intime più rappresentative dell’anima di Ivan, quali “Fumo negli occhi”, “Un’ora”, “Parla tu”, e qualche aneddoto narrato da Tommy Graziani, che siede dietro alla batteria, esibendosi con Marco Battistini e con due storici musicisti di Ivan (Beppe “Bip” Gismondi e Carlo Simonari). Ospite del concerto è Filippo Graziani, che, con la sua voce simile al papà, rinnova l’emozione dei concerti di Ivan.

 

La storia artistica del cantautore ha incrociato quelle di tanti illustri colleghi: tra i tanti, Lucio Battisti, con cui Graziani collaborò per molto tempo, suon ando la chitarra in alcuni dei suoi album e in una ricercatissima versione inglese de “Il Nostro Caro Angelo”; PFM, scrivendo “From Under”, nell’album “Chocolate Kings”, e rischi ando, ad un certo punto, di diventare il cantante della b and; Francesco De Gregori (ha suonato nell’album “Bufalo Bill”); Antonello Venditti, che collaborò alla realizzazione dei primi album di Ivan, che, a sua volta, aveva suonato in “Ullalla” del cantautore romano; Loredana Bertè (“B andaBertè”); Renato Zero, che è stato molto vicino ad Ivan negli ultimi anni, scrivendo a quattro mani “La nutella di tua sorella”.

 

La natura schiva ma laboriosa di Ivan, prodiga di geniali intuizioni, è anche nel nome che ha dato al suo studio di registrazione, “Officine Pan Idler”, una denominazione che intendeva la bottega di famiglia dell’artigiano – dove il grezzo si trasforma in prodotto finito e dove oggi Filippo sta registr ando il suo nuovo progetto.

 

Buon compleanno, Ivan!

#Ivan70