PAOLO BELLI
LA MUSICA CHE CI GIRA INTORNO
IL GRANDE RITORNO DISCOGRAFICO DEL MUSICISTA
CHE OMAGGIA 13 CANZONI ITALIANE DI SUCCESSO
RIVISITATE TRA SWING, JAZZ E LATIN
CON LA SUA BIG BAND

Il nuovo album, in uscita il 6 maggio, contiene alcune delle più celebri hit
tra la fine degli anni Sessanta e la metà degli anni Novanta

Tra gli ospiti Arisa (‘Vorrei incontrarti tra cent’anni’), Stefano Fresi (‘Ma come fanno
i marinai’) e il polistrumentista Juan Carlos Albelo Zamora (‘Che sarà’ e ‘La prima cosa bella’)

L’artista: “Questa opera è un modo per ringraziare tutti coloro che in qualche modo
hanno segnato la mia vita artistica e umana”

Il 5 maggio Belli sarà in concerto al CAP 10100 di Torino,
il 6 maggio doppio appuntamento al Blue Note di Milano

 

Esce il 6 maggio La musica che ci gira intorno (PB Produzioni / Artist First), il nuovo album di Paolo Belli a nove anni di distanza da ‘Sangue Blues’ (disponibile sia su supporto fisico che sulle piattaforme digitali).

 

Un ritorno in grande stile per il musicista che si è “voluto fare un super regalo” per festeggiare i suoi 60 anni. Il disco contiene 13 canzoni di successo del panorama italiano in un arco temporale che va dalla fine degli anni Sessanta alla metà degli anni Novanta. “Questa opera – spiega Belli – è un modo per ringraziare tutti gli artisti che in qualche modo hanno segnato la mia vita artistica e umana”.

 

L’album è una vera chicca e vede la partecipazione del polistrumentista cubano Juan Carlos Albelo Zamora nei brani ‘Che sarà’ dei Ricchi e Poveri (1971) e ‘La prima cosa bella’ di Nicola di Bari e dei Ricchi e Poveri (1970); dell’attore Stefano Fresi in ‘Ma come fanno i marinai’ di Lucio Dalla e Francesco De Gregori (1978) e Arisa in ‘Vorrei incontrarti tra cent’anni’ di Ron e Tosca (1996). Nella tracklist, ‘L’italiano’, successo di Toto Cutugno del 1983, ‘Natale’ di Francesco De Gregori (1978), ‘La musica che gira intorno’ di Ivano Fossati (1983), ‘La voce del silenzio’, canzone presentata al Festival di Sanremo 1968 da Tony Del Monaco e Dionne Warwick, ‘Futura’ di Lucio Dalla (1980), ‘Viaggi e miraggi’ sempre di De Gregori (1992), ‘Parlare con i limoni’, perla di Enzo Iannacci del 1987, ‘L’anno che verrà’ ancora di Dalla (1979) e ‘Va bè (se proprio te lo devo dire)’ di Vasco Rossi (1979).

 

Tutti i brani, eseguiti con la sua Big Band (composta da sedici elementi), hanno un suono sùbito riconducibile allo stile di Belli, tra swing, jazz e latin. “Ho voluto rendere omaggio alla musica in stile ‘grande orchestra’ suonando questi pezzi come non ci si deve dimenticare di fare, nonostante io sia un amante delle nuove tendenze e del modo di eseguirle. E sono contento di aver fatto esercitare la propria arte a dei super musicisti che collaborano con me da 30 anni e che, nonostante tutto, continuano e mi permettono di eseguire i brani esattamente come me li immaginavo”. Il disco è prodotto da Paolo Belli e Fabrizio Brocchieri per PB Produzioni.

 

Giovedì 5 maggio Paolo Belli sarà in concerto al CAP 10100 di Torino e il 6 maggio doppio appuntamento al Blue Note di Milano (il tempio del jazz) per presentare al pubblico il nuovo disco insieme alla Big Band.

 

Un artista versatile, Paolo, che fin dai tempi dei Ladri di Biciclette ha saputo costruire un sound personalissimo e riconoscibile, una sorta di pop colorato di swing, che lo ha portato anche a collaborare con grandi esponenti della musica italiana e internazionale, tra i quali Sam Moore, Dan Aykroyd, Billy Preston, Jon Hendricks, Jimmy Whiterspoon, Vasco Rossi, Piero Chiambretti, Enzo Jannacci, Fabio Fazio, Litfiba, Red Ronnie, Paolo Rossi, Gialappa’s Band, Mogol, Avion Travel, P.F.M. e Mario Lavezzi. Ha vinto per ben due volte il Festivalbar.

 

Paolo Belli, che negli ultimi anni è stato anche Presidente della Nazionale Italiana Cantanti, è da sempre molto impegnato nella solidarietà, attraverso l’Associazione “ROCK NO WAR” e la FONDAZIONE TELETHON, per cui da oltre dieci anni conduce la maratona televisiva sulle reti RAI, oltre ad altre iniziative magari meno visibili, ma in grado di donare sollievo e contributi alle persone meno fortunate. Anche volto televisivo, dal 2005 ‘accompagna’ Milly Carlucci alla conduzione del programma di Rai1 ‘Ballando con le stelle’, di cui cura anche le musiche con la sua Big Band.